La guerra totale della Russia contro l’Ucraina ha cambiato notevolmente i piani dei membri della NATO. In particolare dei paesi che si trovano sul fianco Orientale del territorio dell’Alleanza e confinano con la Federazione Russa.

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Brave Griffin 2024-II in Lituania

Tra aprile e giugno di quest’anno le Forze Armate Lituane hanno annunciato “…Uno dei cicli più grandi e intensi di esercitazioni di addestramento militare, al quale parteciperanno oltre ventimila soldati lituani e alleati e migliaia di mezzi militari”. Saranno coinvolti, in totale, oltre novantamila uomini della NATO che avranno il compito di testare le difese e i piani adottati dall’Alleanza e l’integrazione tra le varie forze in campo per rispondere adeguatamente a un eventuale attacco da parte della Russia.

È evidente che l’intera operazione ha una forte valenza deterrente nei confronti della Russia e lancia allo stesso tempo un segnale importante: la NATO è unita e pronta ad affrontare qualsiasi aggressione.

Dal 21 al 26 aprile si sono svolte nel cosiddetto “Corridorio Suwalki”, una striscia di confine tra Lituania e Polonia, che termina da una parte nell’exclave russa di Kaliningrad e dall’altra con la Bielorussia, una importante esercitazione militare multinazionale.

Con un ristretto numero di giornalisti siamo stati invitati a una dimostrazione, alla quale hanno partecipato il Presidente lituano Gitanas Nausėda e il Presidente polacco Andrzej Duda, i rispettivi capi di Stato Maggiore Rupsys e Kukula, e il Ministro della Difesa lituano Laurynas Kasčiūnas.

All’esercitazione, denominata “Brave Griffin 2024-II“, sono stati coinvolti soldati dell’esercito lituano, polacco, portoghese e statunitense che hanno messo in atto il piano bilaterale tra Lituania e Polonia chiamato “Orsha”. Un piano su cui i due paesi stanno lavorando da tempo.

Il Corridoio Suwalki è considerato uno dei punti deboli del fianco orientale dell’Alleanza. Una pronta risposta da parte della NATO in caso di attacco è necessaria per non tagliare fuori i Paesi Baltici dal resto d’Europa. E dal resto dei paesi NATO.

Nella esercitazione, svoltasi nei dintorni di Alytus, a pochi chilometri dal confine polacco, sono state testate le capacità di reazione, le strategie e le operazioni da portare avanti in caso di pericolo. Erano in campo duecento unità di combattimento e sono state coinvolte anche le forze aeree con i caccia F16 che attualmente hanno il compito di sorveglianza dello spazio aereo lituano.

I Presidenti di Lituania e Polonia, durante la conferenza stampa, hanno parlato di ulteriore cooperazione tra i due paesi. Per esempio, per la creazione di centro logistico comune per le munizioni necessarie ai sistemi missilistici. In particolare i sistemi HIMARS. Un tema che sta molto a cuore al Paese Baltico, che sta anche lavorando per portare “in casa” la produzione di alcune munizioni.

Non poteva mancare l’accenno alla presenza di armi nucleari tattiche sul territorio dei paesi NATO. Il Presidente Duda lo ha affermato qualche giorno fa e lo ha ribadito in questa occasione, affermando che la Russia viola costantemente gli accordi internazionali. Egli sostiene che, nonostante il Cremlino abbia alzato la voce dopo tali affermazioni, sostenendo che sarebbe un grave atto ostile da parte dell’Alleanza, la presenza di armi nucleari sul fianco orientale rappresenta un forte deterrente. Ed è ciò di cui, secondo lui, si ha bisogno per fermare qualsiasi intenzione aggressiva da parte della Federazione Russa.

Va inoltre ricordato che la Russia ha già dispiegato armi nucleari sia a Kaliningrad sia in Bielorussia. Vale a dire al confine di territori appartenenti a membri della NATO.

Con queste esercitazioni, e con il programmato arrivo di una Brigata Tedesca permanente in Lituania che lavorerà al fianco delle forze NATO presenti nel Paese Baltico, viene confermato l’impegno, non più a parole ma con i fatti, che l’Alleanza non ha alcuna intenzione di mostrarsi debole di fronte alla Russia.

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Brave Griffin 2024-II in Lituania
Brave Griffin 2024-II: grandi esercitazioni in Lituania

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