Anniversario dell’attacco dei sovietici nel gennaio 1991
La notte tra il 12 e il 13 gennaio 1991, Gorbačëv, allora capo dell’Unione Sovietica, decise di entrare in azione. Dalla dichiarazione di indipendenza della Lituania, 11 marzo 1990, l’URSS aveva tentato di riconquistare il paese ribelle distruggendo la già povera economia lituana. Non ci riuscì.
L’URSS inviò truppe d’élite e molti carri armati per proteggere la sovranità dell’Unione Sovietica. Ma la Lituania era un paese occupato dall’URSS!
L’Armata Rossa con armi e carri armati occupò la torre televisiva dove molte persone disarmate si erano radunate per proteggerla. Quattordici persone morirono. La TV fu silenziata e iniziò a trasmettere musica classica.
Le truppe sovietiche circondarono anche il Soviet Supremo, ora Parlamento. Persone pacifiche decisero di scendere in piazza per protestare contro quell’ultima prova di forza dei sovietici, e costruirono molte barricate intorno al Parlamento. In quei terribili giorni, 31 anni fa, il governo lituano si era barricato all’interno dell’edificio in attesa dell’attacco dell’Armata Rossa. Migliaia di persone davanti all’edificio difesero l’indipendenza. I lituani vinsero.
Ogni anno la Lituania ricorda quei tragici eventi in diverse parti del paese. Soprattutto nella capitale. Quei giorni sono dedicati a tutti coloro che hanno perso la vita lottando per la libertà. Il nostro reportage da diversi luoghi di Vilnius: la torre televisiva, il Parlamento della Lituania, Piazza dell’Indipendenza e infine il Cimitero di Antakalnis.