Il 22 novembre 2019 si è svolta a Vilnius la cerimonia dei Funerali di Stato dei comandanti e dei partecipanti alla rivolta anti Zarista del 1863.
IL NOSTRO REPORTAGE
I resti delle vittime furono trovati per caso nel 2017 durante i lavori di rinforzo della collina di Gedimino, nei pressi della Cattedrale.
La rivolta coinvolse tre Paesi: Lituania, Polonia e Bielorussia che volevano restaurare la Federazione Lituano Polacca. Iniziò il 22 gennaio del 1863 e continuò fino al 1864, quando gli insorti furono sconfitti e uccisi dalle forze Russe.
Dopo la rivolta, lo Zar decise di mettere al bando la lingua Lituana. Tutte le pubblicazioni, anche i libri religiosi, dovevano essere scritti in caratteri Cirillici. I Lituani organizzarono la stampa dei libri e di qualsiasi altra pubblicazione in caratteri Romani, in gran segreto e al di fuori dell’Impero Zarista.
I contrabbandieri di libri, chiamati Knygnešiai, facevano entrare in Lituania tutte le pubblicazioni e i libri stampati all’estero. Il bando della lingua durò fino al 1904, quando lo Zar decise di toglierlo. Non era servito, la lingua Lituana era più viva che mai!