In questa intervista, Darius Juodis, storico presso l’Accademia Militare lituana intitolata al Generale Jonas Žemaitis, racconta la figura del comandante della resistenza partigiana anti-sovietica lituana.

In particolare lo storico si sofferma sull’impatto che Žemaitis ha ai giorni nostri. Quale valore può avere la resistenza oggi e quale attenzione le è dedicata.

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Intervista allo storico Darius Joudis. Jonas Žemaitis e la resistenza anti-sovietica

La resistenza in Lituania

Perché fu eletto proprio Jonas Žemaitis come presidente del consiglio del Movimento dei Combattenti per la Liberta Lituana nel 1949? Qual era la sua personalità? Come bisogna ricordare quel periodo storico e quale significato ha la resistenza anti-sovietica nel contesto della guerra russa scatenata a febbraio 2022 contro l’Ucraina?

Juodis si è laureato presso l’Università Vytautas Magnus di Kaunas. “…Ero interessato agli studi storici. Mi ero appassionato a quegli argomenti. Uno dei periodi più interessanti, e sul quale sto ancora oggi continuando a studiare. è appunto la seconda parte del XX secolo”.

Durante l’occupazione sovietica della Lituania, durata fino al 1990, non si poteva parlare in pubblico della resistenza. Ma paradossalmente furono pubblicati libri di propaganda sovietici che ne parlavano, seppure in modo negativo.

“…Ovviamente tutto era presentato in maniera tendenziosa e negativa, ma restava il fatto che se ne poteva conoscere l’esistenza. Alcuni autori della diaspora studiavano la Resistenza partigiana e la situazione sulla libertà di espressione, ma erano fonti incomplete. Tuttavia proprio da quelle fonti si veniva a conoscere come i movimenti partigiani si erano uniti e quale era l’elemento unificante”.

Il ruolo del comandante

Žemaitis fu anche la persona che si prodigò affinché i vari gruppi partigiani lituani costituissero un vero e proprio esercito, unito nella lotta contro gli occupanti. E ci riuscì.

…Jonas fu il precursore e l’unificatore… Fino all’estate del 1948 c’erano stati altri tentativi, ma non erano andati a buon fine, perché i promotori furono giustiziati o arrestati. Oppure perché il risultato non fu raggiunto per vari motivi. Žemaitis riuscì nel risultato. Lui era la persona giusta, aveva una personalità da leader”.

L’importanza della storia

Conoscere la storia, sapere da dove veniamo, è importante per affrontare le sfide di oggi. Juodis ne è convinto: “… Dobbiamo studiare la storia, osservarne ogni lato, angolo, ombre, luci, ogni elemento. Dobbiamo interessarci alla storia e non lasciare che qualcun altro ce la racconti. Dobbiamo conoscerla… Non dobbiamo dimenticarla. Qualsiasi essa sia”.

Anche l’Ucraina ha avuto la sua resistenza anti-sovietica. “…Nella storia è facile fare paralleli, ma è anche altrettanto difficile. La resistenza in Ucraina ha dato i suoi risultati. Ha dato al popolo quello spirito speciale che vediamo ora”.

Il progetto

L’intervista fa parte del progetto “Jonas Žemaitis, comandante della Lituania combattente”, ideato dall’Associazione “Baltika-Baltijos Istorijos” e LithuanianStories per ricordare la figura del comandante con il prezioso supporto di Kotryna Buono, pronipote di Žemaitis.

L’iniziativa è parzialmente finanziata dal Ministero della Difesa della Repubblica di Lituania.

Il lavoro è costituito da una serie di video interviste a personaggi della società civile della Lituania odierna: storici, esponenti delle istituzioni, semplici cittadini, persone che si interessano e tramandano la memoria della resistenza partigiana contro l’occupazione sovietica.

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Intervista allo storico Darius Joudis. Jonas Žemaitis e la resistenza anti-sovietica
Jonas Žemaitis, il comandante, parla lo storico Darius Juodis

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