L’appoggio diplomatico dell’Italia all’indipendenza della Lituania dal 1919: una mostra di documenti storici a Kaunas.
Italia e Lituania: due Paesi distanti tra loro, ma più vicini di quanto si pensi. La prima nel Sud Europa affacciata sul Mar Mediterraneo, l’altra nel Nord Europa sul Mar Baltico, sono in contatto sin dal Granducato di Lituania quando Bona Sforza sposò Sigismondo I il Vecchio, Granduca di Lituania nel XVI secolo.
La Biblioteca Adamkus di Kaunas ospita una mostra di documenti storici che mostrano le istituzioni italiane che hanno sostenuto il nuovo stato indipendente della Lituania.
La mostra si svolge nello stesso edificio che ospitò il Ministero degli Affari Esteri della Lituania nel periodo tra le due guerre.
I documenti, provenienti dagli archivi del Ministero degli Affari Esteri italiano, sono un’importante testimonianza del rapporto di lunga data tra la Lituania e l’Italia.
Alla fine della prima guerra mondiale, la restaurata Repubblica di Lituania non era ancora riconosciuta a livello internazionale ad eccezione dell’Italia (e pochi altri).
L’appoggio dell’Italia fu fondamentale per il nuovo Paese, che dopo aver dichiarato l’indipendenza nel febbraio del 1918, fu riconosciuto ufficialmente dalle Potenze Alleate solo nel dicembre del 1922.
In una fase molto delicata e cruciale dell’avvio delle sue relazioni internazionali, la Lituania ebbe un sostegno convinto dall’Italia. Un supporto ancora poco conosciuto che fu fondamentale per la rinascita del Paese che, pur avendo proclamato la propria indipendenza nel febbraio 1918, fu formalizzato de jure dall’Italia e dalle altre Potenze Alleate solo nel dicembre 1922.
Già allestita nell’autunno 2021 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Vilnius, la mostra celebra il 30° anniversario del ripristino delle relazioni diplomatiche bilaterali tra Italia e Lituania nell’agosto 1991.
Di particolare rilevanza sono le lettere indirizzate al Presidente del Supremo Consiglio della Repubblica di Lituania Professor Vytautas Landsbergis, che partecipò personalmente all’inaugurazione dell’esposizione, e i verbali della Società delle Nazioni del 1920 che documentano il voto favorevole per l’adesione della Lituania, firmato solo dall’Italia e da pochi altri paesi (Portogallo e alcuni paesi extraeuropei).
La Facoltà di Scienze Politiche e Diplomatiche VDU e la Biblioteca Adamkus sono partner della mostra.
Stiamo vivendo momenti molto difficili. Forse i più difficili dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Conoscere la storia, sapere cosa è successo in passato, è sempre una buona cosa. Soprattutto inn questo momento.
In questi ultimi anni la Russia sta cercando di riscrivere la storia. Vuole tornare a quando la maggior parte dei paesi dell’Europa orientale e del Caucaso erano sotto occupazione o sotto il controllo dell’URSS.
Sono momenti estremamente difficili per Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Georgia… Per l’intera Europa.
I professori e storici Andrea Griffante e Egidijus Aleksandravičius, insieme all’Ambasciatore d’Italia in Lituania Diego Ungaro, all’inaugurazione hanno spiegato al pubblico il significato della mostra e il contesto storico e politico in cui è stato possibile il convinto sostegno italiano alla rinascita dell’indipendenza lituana sia nel periodo 1919-1922 che nel 1991.
La Adamkus Library ospiterà la mostra fino al 23 marzo. Dal 25 marzo al 13 aprile sarà in mostra presso la Facoltà di Scienze Politiche e Diplomazia dell’Università Vytautas Magnus di Kaunas.
Un sentito grazie alla Vice-rettore della Facoltà di Scienze Politiche e Diplomatiche Aistė Žemaitytė dell’Università Vytautas Magnus di Kaunas, e al Direttore della Biblioteca Adamkus, Arūnas Antanaitis, per il loro supporto.