Il 23 novembre in Lituania si celebra la Giornata delle forze armate e quest’anno anche il 104° anniversario della restaurazione dell’esercito.
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Sono a Vilnius per seguire le celebrazioni. La giornata è molto fredda. Sembra che l’inverno abbia già preso il suo posto anche se è ancora autunno.
Il mio alloggio è vicino al Ministero della Difesa. Fin dal primo mattino si vedono persone in uniforme per le stradine del centro storico.
Il primo appuntamento è alla Chiesa di Sant’Ignazio. Non è una chiesa normale. È la cattedrale dell’Ordinariato Militare di Lituania. La Chiesa delle Forze Armate.
La chiesa è piena di soldati e ufficiali. All’evento prendono parte il Ministro della Difesa, Arvydas Anušauskas, e il Capo della Difesa dello stato baltico, Valdemaras Rupšys. La Santa Messa è celebrata dall’arcivescovo metropolita di Vilnius, Gintaras Grušas.
L’atmosfera è solenne e all’interno sono state sistemate le varie bandiere dell’esercito lituano. Anche quella ucraina.
L’arcivescovo ricorda a tutti la guerra. Non sarà il solo. Tutti i discorsi di oggi hanno riferimenti al conflitto che si sta svolgendo poco lontano.
Dopo la Santa Messa si va verso la Piazza della Cattedrale dove si svolge la celebrazione ufficiale. Molti gli ambasciatori presenti, tra cui quello italiano, Diego Ungaro.
Davanti a loro sono schierati i vari battaglioni. Non solo lituani, ma anche i rappresentanti dei paesi NATO che sono stanziati nel paese: Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo, Belgio, Norvegia, Repubblica Ceca e Stati Uniti.
Il presidente di Lituania, Gitanas Nausėda, è il primo a prendere la parola: “… Nel momento in cui un brutale nemico attacca e devasta l’Ucraina, dobbiamo capire molto chiaramente che anche il nostro paese è un bersaglio delle ambizioni imperiali russe. Dobbiamo sostenere l’Ucraina con tutti i nostri mezzi perché la sua lotta è anche la nostra lotta”.
Il Presidente ricorda inoltre che il prossimo vertice della NATO si terrà a Vilnius nel luglio 2023. Un evento importante per la Lituania e per la sicurezza dell’intero fianco orientale dell’Unione Europea.
Il ministro della Difesa ribadisce l’importanza del sostegno all’Ucraina: “Posso dire con certezza e fiducia che la guerra in Ucraina, decidendo le sorti del mondo democratico, non farà che renderci più uniti”. Ricorda che il supporto verso il paese attaccato include anche l’addestramento delle truppe, l’assistenza militare e la logistica.
Oggi è anche il momento per un annuncio importante. Dopo lunghe ricerche sono stati ritrovati i resti del colonnello partigiano lituano Juozas Vitkus-Kazimieraitis, ucciso dai sovietici nel 1946. Il DNA sembrerebbe confermare il ritrovamento, anche se necessita ancora di un’analisi approfondita.
Una grande notizia per i parenti del colonnello, ma anche per l’intero Paese, che potrà finalmente dargli una dignitosa sepoltura.
Il capo della Difesa sottolinea l’appartenenza alla NATO per la difesa del Paese. “L’era dei conflitti e delle guerre militari non è finita – dice – Quest’anno la Russia, storica minaccia per il nostro Paese, ha lanciato una guerra contro l’Ucraina, la teoria è finita e la pratica è iniziata”.
La vittoria è l’obiettivo dei paesi liberi e democratici. “…l’Ucraina si è difesa sin dal primo giorno e da allora ha continuato a difendersi, dimostrando una volontà incrollabile e un impegno invincibile”.
“…Vinceremo questa guerra e dimostreremo ancora una volta che siamo più forti dei più sanguinari dittatori che ci sono al mondo”.
I soldati sono pronti per la parata lungo Gedimino Prospektas. Alcuni bambini, con le loro giacche gialle, corrono a raccogliere i proiettili sparati per le celebrazioni e si godono la giornata.
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